La posta della Gatta Matta

Quasi | Posteria |

La Gatta è un’esperta di amori irrequieti, irrisolti, combattuti, non corrisposti, eccessivi, disfunzionali, anomali, sovraesposti, sfocati, accelerati, deviati, non lineari, stremati, attenuati, offuscati, folli, incendiari, pirati, illeciti e pure normalissimi.
Ottima ascoltatrice, garantisce un orecchio attento e comprensivo, l’assoluta mancanza di giudizi e l’accoglienza sempiterna nel suo cuore. Le sue risposte illuminano un futuro privo di moralismi.

Disegno di Walter Ferranini.

Cara Gatta Matta,
scriverti non ha alcun senso, lo so. So che nulla si risolverà, se non ha ancora capito, dopo tutti questi anni, il sentimento che nutro per lui, non capirà mai. Se per lui ciò che ci ha tenuto uniti in tutte queste avventure, è solo virile amicizia… pensa ha dato il mio nome a suo figlio, quale suggello di questa amicizia… beh, non credo si renderà mai conto della verità. Non è che è stupido, è che per lui il mio sentimento è inconcepibile. Però, anche se non serve a nulla, scrivendoti avrò la sensazione di aver urlato a tutti la vera natura del mio cavalcargli al fianco da tutti questi anni. Certo, ben misera soddisfazione!, ma non potrò mai dirglielo a voce alta come vorrei, mentre ci mangiamo la solita bistecca alta due dita con un mare di patatine fritte… quando mi trovo cosi a pochi centimetri da lui, sento un brivido dentro, incrocio il suo sguardo e vorrei gridargli tutta la passione che mi brucia, strappargli quel sorriso compiaciuto dalle labbra e straziarle di baci…  ma non posso, quindi mi accontento di dirlo a te, amica mia. Perché sei l’unica con cui si possa parlare apertamente dei propri sentimenti in questo mondo di rudi e stolidi maschi con la stella da ranger e i sentimenti di un ratto. I ranger, già! Me la ricordo come fosse ieri, quella giornata di settantadue anni fa, quando il Maggiore mi ha chiamato e mi ha detto, che mi affidava quel ragazzo appena arruolato. Devi farne un ottimo ranger, mi ha detto, il materiale c’è, questo ragazzo è in gamba anche se è una testa calda e ha un passato un po’ burrascoso. Il cuore, nonostante fosse già indurito come la scorza di un vecchio cammello, mi è sobbalzato. Che mi prenda un accidente! Ne avevo avuti di uomini, ma storie tutta fisicità, niente vero sentimento. Lui invece mi aveva fatto innamorare al primo sguardo. Siamo diventati inseparabili da subito, ma lui ha sempre considerato il mio interesse e la mia vicinanza solo come manifestazione di inossidabile amicizia. Anche quella volta che il Perfido Stregone con i suoi illusionismi, aveva convinto tutti che il mio pard fosse un criminale (d’altra parte veniva da un passato da fuorilegge), è stato l’amore che gli porto a non accecare anche me, o forse ad accecare solo me, e a farmi quindi vedere l’imbroglio magico, in modo da poterlo riscattare agli occhi di tutti. E lui niente, nemmeno in quell’occasione si è reso conto dei sentimenti che guidavano le mie azioni.
Non ce la faccio più. Settantadue anni in questa ciclica indifferenza proverebbero chiunque. Non sono più un giovinetto, ho bisogno di tranquillità emotiva.
Una volta pensavo che questo stato d’innamoramento valesse al di sopra di tutto e che il resto contasse veramente poco, e che fosse sufficiente cavalcare in mille avventure al suo fianco, aiutarlo a sconfiggere i cattivi ogni volta nello stesso identico gioco di ruolo, senza provare mai tedio.
Il fatto è che adesso questa cosa mi annoia, non sono più disposto a sopportare questa sempre identica solfa. Per le corna di Belzebù! ci sono mille e mila casi in cui è meglio non essere innamorati. Quando sei il personaggio secondario di un fumetto e sei innamorato del protagonista ma sai che non potrai mai essere ricambiato, perché il tuo mondo narrativo non prevede la passione sensuale in generale, figurati quella omoerotica! Questa cosa ha esaurito ogni mia energia. Vivo una passione abusiva, che non potrò manifestare per altrettanti settantadue anni, se non muoiono prima tutti i lettori. In fondo hanno una certa età, anche loro, come me.
L’innamoramento che sto sperimentando da questa eternità sta distruggendo la mia vita e la mia personalità. Mi sono ridotto a una macchietta lamentosa e poco credibile.
Sto proprio tanto male.
Tuo K.C.


La gatta risponde:

Pvima cade Ignazio, poi il mattone, Ignazio, mattone, Ignazio, mattone… Elementave…

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(Quasi)