The Moon and Serpent Bumper Book of Magic: 09 Ben Wickey e I Fumosi Quattro Incantatori

smoky man | Visiting Professor |

Sorpresa, sorpresa! Rieccoci a scambiare qualche parola con BEN WICKEY, il fenomenale artista de Le Vite dei Grandi Incantatori, 50 tavole a fumetti dedicate ai protagonisti della Storia della Magia. Se vi siete persi l’intervista precedente potete recuperarla QUI. Stavolta il vostro fumoso preferito ha selezionato quattro Incantatori inclusi nel grimorio, chiedendo a Wickey di condividere la tavola originale, cartacea, di partenza con annessi retroscena e curiosità sulla realizzazione!

A proposito di originali, Wickey sta vendendo una selezione delle tavole dei Grandi Incantatori: se interessati, potete fare un salto sul suo sito QUI!!! È una occasione unica & irripetibile! Ma torniamo ai nostri Fumosi Quattro, con salto in avanti e inevitabile spoiler rispetto alla nostra lettura finora: ALEISTER CROWLEY, AUSTIN OSMAN SPARE, H.P. LOVECRAFT e WILLIAM BURROUGHS. Enjoy!

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Aleister Crowley (Incantatore n. 37, pagina 243)

Ben Wickey: La tavola su Crowley è stata forse quella che mi messo più pressione, dal punto di vista della progettazione e della colorazione. La versione preliminare inchiostrata che si vede qui sembra abbastanza semplice. Questa pagina ha più strisce [cinque in totale per una gabbia 1×5; di norma sono tre su una gabbia 2×3, N.d.T] di qualsiasi altra e quindi adattare le immagini con le numerose caselle di testo ha richiesto un po’ di tempo per essere pianificata. Lo schizzo realizzato da Alan era abbastanza semplice, tranne per il fatto che non ha specificato dove inserire tutto quel testo! È stato lasciato a me, e spero di aver fatto un buon lavoro. Nell’ultima striscia, puoi vedere Crowley sul letto di morte, e un fulmine blu che smuove le tende della finestra. Questo si basa su una storia che avevo sentito in un’intervista con l’ultima compagna di Crowley, Deirdre McClellan, che ha descritto di aver visto le tende gonfiarsi dentro la stanza e di aver sentito un gigantesco tuono subito dopo la morte di Crowley, “credo fosse il saluto degli dèi”.

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Austin Spare (Incantatore n. 40, pagina 246)

Ben Wickey: Questa pagina è forse la mia preferita tra quelle dei Grandi Incantatori perché è davvero unica rispetto alle altre. L’ho infatti completata interamente a matita senza usare una sola goccia d’inchiostro. Cercavo di farmi un’idea dello stile di Spare. Dopo la scansione, ho aggiunto digitalmente un livello di vecchia pergamena sopra il disegno e poi ho definito il segno lavorato sui contrasti. Sono piuttosto soddisfatto del risultato finale. Notate il volto di William Blake tra il groviglio nebuloso di “vite passate” a cui Spare cercava di accedere con la sua Arte.

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H.P. Lovecraft (Incantatore n. 427 , pagina 248)

Ben Wickey: Questo disegno preliminare per la tavola di Lovecraft mostra l'”ossatura” di ciò che volevo ottenere in seguito digitalmente. Dato che la carta su cui stavo lavorando era di piccolo formato (non potendo permettermi uno scanner più grande), volevo prima tracciare a matita e inchiostro gli aspetti essenziali e poi, in digitale, aggiungere ulteriori dettagli lovecraftiani potendo fare zoom. Essendo originario del New England, cresciuto negli stessi luoghi di molte delle storie di Lovecraft, ci sono molti dettagli che volevo riprodurre fedelmente, per quanto minimi. Attraverso la finestra di Lovecraft nella prima vignetta, ho disegnato digitalmente il lato sinistro della casa di Sarah Helen Whitman, la poetessa che un tempo era stata temporaneamente fidanzata con Edgar Allan Poe poco prima della sua morte. Ho anche inserito la Cattedrale di San Giovanni, adiacente alla casa di Whitman, il cui cimitero fungeva da luogo di corteggiamento tra Poe e Whitman. Nella vignetta 2, volevo che il Cthulhu che incombe sugli autori assomigliasse di più allo schizzo originale dell’idolo di Cthulhu disegnato da Lovecraft: un tipo piuttosto corpulento e trasandato, con tre occhi ai lati della testa bulbosa. Altri elementi di questa pagina, come la tomba di Lovecraft, erano cose che volevo realizzare in modo un po’ fotorealistico, poiché si tratta di oggetti e luoghi che possono ancora essere visitati. Nella vignetta 4, alle spalle di Lovecraft, ho aggiunto digitalmente delle case legate alla sua opera: a sinistra ho disegnato la Bowen House a Marblehead, Massachusetts, menzionata nel racconto “La ricorrenza”, e a destra ho disegnato la casa del mio amico Bill a Salem, Massachusetts. Bill è un grande fan di Lovecraft, quindi volevo fargli una sorpresa.

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William Burroughs (Incantatore n. 47 , pagina 267)

Ben Wickey: Disegnare questa storia è stato molto naturale. Come ho detto nella nostra precedente intervista, disegno William Burroughs da quando ero adolescente. Il ritratto nell’ultima vignetta è stato particolarmente piacevole perché ho potuto disegnarlo come avevo sempre fatto. Al liceo ho fatto un grande disegno a penna e inchiostro di Burroughs nei panni del bruco in Alice nel Paese delle Meraviglie, che mi sembra ancora piuttosto appropriato considerando che parla in modo enigmatico mentre fuma un narghilè. Disegnare Burroughs per un grimorio magico è stata quindi un’esperienza profonda e mi ha dato la sensazione di chiudere un cerchio. Le persone dietro Burroughs nella seconda vignetta, che assistono al famigerato “gioco di Guglielmo Tell” che causò la morte di sua moglie Joan, sono basate sulle autentiche fotografie scattate dalla stampa messicana. Ho trovato molte foto dei testimoni subito dopo l’evento e le ho inserite nella scena per creare quella che (spero) sia una rappresentazione storicamente autentica. Ho anche trovato il nome e l’aspetto dello sciamano che esorcizzò lo “spirito malvagio” da Burroughs. È stato anche divertente disegnare Alan Ginsberg quattro volte in questo libro, in varie fasi della sua vita.

(Continua…)

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