Una canzone e un sorriso per strada

Federico Beghin | post-it |

Camminando per il centro di Padova, soprattutto nel weekend, capita spesso di imbattersi negli artisti di strada. C’è chi espone i propri quadri vicino al Caffè Pedrocchi, chi propone ceste di vimini nei pressi del Bo, chi fa palloncini a forma di animali, chi canta, chi suona e chi canta e suona insieme. I musicisti vanno per la maggiore. 

Procedendo con quell’andatura un po’ così, bersaglio dell’ironia delle mie compagne di università, attraverso le vie principali di ritorno da una spedizione in libreria. Una spedizione a dire il vero molto deludente, ma non certo per colpa della libreria. Mi sono segnato alcuni titoli da comprare approfittando degli sconti applicati dagli editori, ma sfogliando i volumi mi rendo conto, con infinita tristezza, che non ci capisco nulla. I libri in questione sono Che cos’è la vita? di Erwin Schrödinger e Quando abbiamo smesso di capire il mondo di Benjamín Labatut. Alla coppia si aggiunge Che razza di libro! di Jason Mott, riposto sulla mensola del negozio perché alla fine, boh, non mi ispirava. Mi perdoneranno gli amici Emanuele e Alessandro, che me li hanno consigliati. 

Amareggiato dalla mia inadeguatezza, ripongo anche i due fumetti che ho preso in mano e me ne vado. Giù di tono, ben avviato nel dedalo dei miei pensieri negativi, mi sorprendo catturato da note conosciute. Una ragazza canta con passione Maledetta primavera di Loretta Goggi, una canzone che mi mette allegria, che ascolto sempre con grande piacere e che ho infilato pure in un articolo scritto di recente per QUASI. Come dico sempre, non capisco niente di musica. Seguo l’istinto: se il suono mi piace, sto bene. 

Questa ragazza, cantando, mi svolta la mattinata. Mi tira fuori dal labirinto dei pensieri negativi, mi restituisce il sorriso e perfino mi emoziona. Mentre canta, tiene lo smartphone con le parole del brano appoggiato a un leggio su cui ha esposto un cartello. Dice che la puoi ascoltare su Instagram cercando @marsy_96

Se canta sempre con l’ispirazione e la passione riversata in Maledetta primavera… beh, tanta roba! E non mi sbilancio ulteriormente solo perché non me ne intendo. A me sembra che sia intonata e che abbia una bella voce. Se ti va, mettile il “follow” e giudica tu. 

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(Quasi)