Una malattia incurabile del giornalismo italiano è il buzzatismo, e il suo sintomo più evidente è quella tensione letteraria, inaugurata proprio dall’autore del Deserto dei tartari, a trasformare i fatti di cronaca in racconti fantastici, simbolici e spesso edificanti. La prosa di Buzzati, con il suo logorante tentativo di far sparire i fatti dietro a […]
Crocevia di libertà
Nelle scarpe del Duca
«Musa di nessuno come seiChe non sai di niente ma di teChe mi guardi e io non capirò» Afterhours, Musa di nessuno, traccia n.9 dell’album I milanesi ammazzano il sabato, 2008 Se è vero, come sostengono i genetisti, che gli italiani non esistono, ma che siamo un agglomerato geografico e culturale formato dalle più disparate […]
Il botto e lo schianto
Quarantacinque anni dopo le cannonate di Bava Beccaris, un’altra intensa pioggia di bombe cade su Milano. Nella notte tra il 12 e il 13 agosto del 1943, infatti, durante un bombardamento alleato durato sessanta lunghissimi minuti, 321 Lancaster e 183 Halifax sganciano sul capoluogo lombardo 1252 tonnellate di ordigni esplosivi e spezzoni incendiari.Fermiamoci ancora un […]
Se i fucili han domato i ribelli
È una banalità. Ma piazza Fontana si chiama così, proprio perché in mezzo c’è una fontana. Quando nel 1780 Giuseppe Piermarini, su incarico dell’arciduca Ferdinando, riorganizzò lo spazio antistante l’Arcivescovado, aprendo questo quadrato da cui far partire l’asse di collegamento (battezzata via Santa Radegonda) con la Scala, non aveva la minima idea di come chiamarla. […]
Il nostro disordine
In milanese c’è quest’espressione, «vess a pée», che io trovo bellissima. Letteralmente significa «restare a piedi» ma viene usata per dire di «essere senza soldi», maledettamente poveri. «A pée» era il nome di un circolo anarchico, dalle parti di Porta Genova, che nell’ultimo decennio del Diciannovesimo secolo, cercava di raccogliere quei militanti non ancora passati […]
…la distruzione di ogni cosa, quindi l’anarchia
Che giorno fosse esattamente non lo so. L’anno era il 1883 e con buona probabilità era la fine di aprile. Quello di cui sto per raccontarti succede qui dietro; vieni che ti faccio vedere dove. Prendiamo a destra per corso Vittorio Emanuele e alla prima traversa che incontriamo a sinistra, ci svoltiamo. È via Cesare […]
Bordelli e trattorie
Dice Max Brod, nella biografia che dedicò al suo amico Franz Kafka, che lo scrittore praghese era tormentato da un’incessante pulsione sessuale. Cosa che Reiner Stach, ci conferma nel suo interessantissimo Kafkas eotischer Mythos, aggiungendo però che il desiderio kafkiano era condizionato da una paralizzante paura del “fallimento” durante la pratica sessuale.Kafka viveva la propria […]
La primavera del ‘70
Eccoci qua, davanti al civico numero 2 di via Monte Napoleone. Davanti a questo palazzo tardo-neoclassico, che adesso ospita un lussuoso negozio di Luis Vuitton, ma che allora era una villa privata chiamata Palazzo Taverna dove aveva vissuto Carlo Porta, nella tarda mattinata – diciamo verso l’ora di pranzo – del 18 marzo 1848, un […]
Non è affare né di un giorno né di un anno
Via San Damiano, nel secondo decennio del Novecento, era dove sta anche adesso, ma non era come la vedi adesso. Sul lato sinistro scorreva il Naviglio, e la via cominciava molto più indietro rispetto all’attuale, occupando in parte – o forse tutta – via Visconti di Modrone. La numerazione civica non era, come siamo abituati […]
Qualunque sia la barbarie degli altri
«Troppi anarchici non sanno cosa sia l’Anarchia.»(Carlo Morlacchi) Circa un’ora dopo l’attentato del Diana, le squadracce fasciste attaccano e devastano separatamente la sede del quotidiano anarchico “Umanità Nova”, in via Goldoni, e la sede dell’USI, l’Unione Sindacale Italiana, in via Mauri. Lasciati i due luoghi in preda alle fiamme, i fascisti, ormai sul far dell’alba, […]