Due tragedie negli USA – l’omicidio di Iryna Zarutska e quello di Charlie Kirk – mostrano come violenza, manipolazione del linguaggio e strategie comunicative influenzino la percezione pubblica, tra empatia, memoria storica e confronto generazionale.
Il tradrittore
Francesco “baro” Barilli è il nostro tradrittore, colui che traducendo tradisce un po’ le intenzioni dell’autore, ma rimette dritto il senso del testo.
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Tanti colpevoli, tutti colpevoli, nessun colpevole
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Questo mese il tema arriva potente come un urlo, perentorio e incazzato: «Portatemi il responsabile!». Caso vuole che negli stessi…
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Cosa direbbe il partigiano Gion?
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Mi è capitato di leggere, nella mia bolla social, commenti accesi e assai negativi in risposta agli interventi di Scurati…
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Neil with a gun
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Giorno della memoria. Leggo un po’ di stampa on line. Non pensare a chissà quale attività da intellettuale, semplicemente scrollo…
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Volti e storie
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«Avere giustizia è che tutti sappiano la verità». La frase di Licia Pinelli, estratta da Una storia quasi soltanto mia,…
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Tutta una scusa per ricordare John Cassaday
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Il mese scorso ti ho raccontato di come, almeno nei comics, i presidenti USA siano spesso dipinti come scemi, folli…
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«Non c’è popolo più stupido degli americani!»
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Che gli americani siano americanocentrici è pacifico. Tutta la loro narrazione, anche quando critica, è a base di stars and…
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Mostri? E “mostri” sia!
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«La nostra vita coscienteLa nostra fede nel giusto e nel belloÈ un equilibrio apparente che è minacciatoDai mostri che abbiamo…
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Cartoline da Senigallia
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“Sabato, 6 luglio 2024Saluti da SenigalliaFirmato Baro e Mabel” Quando ho una presentazione mi piace viaggiare in treno, così leggo…