Cose da Angoulême

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Secondo giorno della 51° edizione del festival di Angoulême.
Quest’anno pare che il festival del fumetto e altri tre o quattro festival importanti saranno collegati, in un modo che non abbiamo capito bene, ai giochi olimpici che si terranno in Francia nel corso dell’estate.
Se sei lì, ricordati di avere l’adeguata preparazione atletica. Poi, fossi in te, andrei a vedere le mostre dei giapponesi. Ci saranno Moto Hagio che presenta oltre mezzo secolo di mestiere, Hiroaki Samura autore de L’Immortale, Shinichi Sekemoto col suo DRCL e, soprattutto, il regista Rintarô di cui esce, proprio in questi giorni, l’autobiografia in francese Ma vie en 24 images par seconde.
Puoi anche vedere la mostra dedicata al  vincitore del Grand Prix 2023, Riad Sattouf: alla fine del suo Arabo del futuro, svela quanto sia stata importante la lettura di Livret de phamillie di Jean-Christophe Menu per la sua formazione di autore di fumetti; forse dovremmo smettere di ignorare un fenomeno così grande.
Quest’anno i candidati al Grand Prix è andato, prevedibilmente, a Posy Simmonds, per la quale facevamo il tifo.

Nella serata di domani saranno consegnati i premi del festival. La selezione ufficiale contiene 37 titoli, tra i quali: Dédales T.3 di Charles Burns, Evol T.3 di Atsushi Kaneko, Fleur de lait di Miguel Vila, Hanbok T.1 di Sophie Darcq, L’Illusion Magnifique Vol.1. New-York 1938 di Alessandro Tota, Madones et putains di Nine Antico, Monica di Daniel Clowes, Une éducation orientale di Charles Berberian, Le dernier sergent T.1: les guerres immobiles di Fabrice Neaud e lo straordinario Suicide total diJulie Doucet.
Nella selezione Fauve Polar c’è Cyan di Lucia Biagi.L’elenco completo dei libri in gara si trova QUI.

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