I pisolini di Polly di Peter Newell

Quasi | Plat du jour |

Se non fosse per Fausta Orecchio e per la sua casa editrice Orecchio Acerbo, di Peter Newell sapremmo solo che è stato un grandissimo illustratore americano che, all’inizio del secolo scorso, ha realizzato illustrazioni bellissime per un’edizione dell’Alice di Lewis Carroll.

Grazie a Orecchio Acerbo, una dozzina d’anni fa abbiamo letto due libri straordinari firmati proprio da Newell: Il libro esplosivo, attraversato da un razzo che ne buca ogni pagina; e Il libro sbilenco, tagliato a rombo in modo da essere sempre in discesa e costringere i personaggi che lo abitano a rincorrere pericolosamente ciò che fugge verso il basso.

Dopo questi due libri, Fausta ha voluto proporre ai lettori italiani un fumetto dell’inizio del secolo scorso, realizzato per i quotidiani statunitensi proprio da Newell: The Naps of Polly Sleepyhead.

La storia è semplice: il 15 ottobre 1905, il piccolo Nemo inizia la sua corsa (a dorso di cavallo e accanto ai canguri) verso Slumberland; ci metterà un bel po’ di tempo a raggiungere la sua meta, con un viaggio continuamente interrotto, domenica dopo domenica, da bruschi risvegli. Little Nemo in Slumberland di Winsor McCay piace così tanto ai lettori newyorchesi da indurre gli editori a commissionare delle emulazioni.

Peter Newell si inventa la piccola Polly Sleepyhead e la spedisce in un mondo dei sogni che, pur essendo debitore di McCay, ha una forma completamente diversa.

Nel 2009 Orecchio Acerbo ha pubblicato un libro quadrotto, dal piccolo formato e dalle molte pagine, che raccoglie alcune tavole di The Naps of Polly Sleepyhead di Peter Newell, smontate in modo da presentare in ciascuna coppia di pagine una didascalia e un disegno. Quel libro è ancora disponibile e, se vuoi capire che forma ha, puoi leggerne un pezzo QUI.

Il Plat du jour di oggi presenta una prelibatezza del passato. Abbiamo trovato la maggior parte di queste pagine sul sito “Gallica” della “Biblioteca nazionale di Francia” (BnF), che rende disponibile la versione digitale di molti numeri dell’edizione europea del “New York Herald” dell’inizio del secolo scorso.

25 febbraio 1906
4 marzo 1906
25 marzo 1906
1 aprile 1906
29 aprile 1906
27 maggio 1906
10 giugno 1906
24 giugno 1906
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