Playlist: Proprio qui proprio ora / Quasità

Quasi | If I Can't Dance, It's Not My Revolution |

#1½

Nel 1957 Walter Tevis pubblica un racconto di fantascienza, Ifth of Oofth, che Isabella Spelta traduce brillantemente, per i tipi di “Galaxy”, in Seezza della Quasità. Da questo racconto Bonvi tira fuori un fumetto incredibile che leggete in Incubi di Provincia. Ma il capolavoro di Tevis è L’uomo che cadde sulla Terra. Da cui Nicolas Roeg, nel 1976 trae un bellissimo film con David Bowie. Bowie scrive anche la colonna sonora, ma al regista, che evidentemente non capiva un cazzo di musica, non piace e non ricordo a chi la fa comporre. Comunque una manciata di belle canzoni nel film ci sono. Pura quasità. [BB]

#nonancora2

Un Chet Baker ormai quasi alla fine ma non così alla fine, prende il pezzo di Elvis Costello e lo rende quello che doveva essere, cioè suo. Quando esce il documentario di Bruce Weber Let’s Get Lost, Baker se n’è andato. È il 1988, non credo abbia fatto in tempo a vederlo – sicuramente non a sperimentare il successo che ebbe in sala e più oltre. Uno dei comeback più commoventi ed emozionanti mai visti. [LC]

#forse3

Quando nel 1980 i fratelli Joliet Jake ed Elwood Blues hanno visto la luce e hanno portato sul palcoscenico la Banda nel più grande inseguimento della storia del cinema, non era un esordio. Diciamoci la verità, mica lo so se quello è il più grande inseguimento della storia del cinema… Sono certo che tra Fast & Furious, Mad Max e Ronin c’è sicuramente qualche baraccone per cui sono stati spesi più quattrini e movimentate più auto e più comparse. Ma mi frega veramente poco. L’inseguimento dei Blues Brothers è, per quel che mi riguarda, il più grande della storia del cinema. O quasi. Comunque, due anni prima che quel film arrivasse nelle sale, i fratelli Blues e la Banda erano sul palco e regalavano bellezza. Briefcase Full of Blues l’ho comprato, in vinile, dopo aver consumato il solco della colonna sonora del film e là fuori c’erano gli anni Ottanta da un po’. La quarta traccia mi diceva che, anche se avessi avuto tutto quello di cui avevo bisogno, qualcosa mi sarebbe comunque mancata. Quasi. [PI]

#3,14

Non puoi avere tutto. Però puoi provarci. Non è una questione di possesso, ma di appartenenza. [PI]

#piùomeno4

Vabbene. Almost blues di Chet se l’è fregata Lorenzo. Allora, visto che non trovo la loro Quasi blu, ultima traccia della colonna sonora scritta per l’omonimo brutto film di Infascelli, dei Massimo Volume ci metto questa, che porta il mio nome, quello vero, e che sentii per la prima volta in un bellissimo loro concerto pieno di droga e di erotismo (quasi sesso) all’Idroscalo, era credo il ‘92 e non era ancora uscito Stanze. [BB]

#4¼

Nel 1991 ero un promettente studente di lettere e filosofia, giovane, non particolarmente bello, ma con un sacco di capelli. Mi innamoravo di tutte le ragazze che conoscevo. E per ognuna di loro mettevo su questa canzone. Si innamoravano anche loro. QUASI mai di me, però. [BB]

#4¾

A parte che quella sera lì ero tra il pubblico. Ma questa canzone, a mio avviso, racconta tutta la QUASITÀ DELLA VITA. [BB]

#5?

La quasità dell’amore in portoghese, con Maria Bethania. [TM]

#o6?

Ogni mattina stiamo ad aspettare l’alba «Quasi sembra che ci inviti a rinascere». [TM]

#qualcunodice7

La Quasità è una dimensione fondamentale della vita e comprende le tre cose più importanti che abbiamo:
La Famiglia; [FP]

#non8

La Chiesa; [FP]

#9¾

Lo Stato. [FP]

#ɸ

Insomma, la Quasità è l’idea di una società più libera e più giusta. [FP]

Infine la più quasica di tutte (o quasi). [BB]

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(Quasi)