Pantomime del Calisota

Sedici euro

Le cose succedono per caso. Non c’è nessun disegno, né scemo né intelligente, a progettarne la causalità. È il braccio armato del nostro immaginario, quella bravissima ingegnera che è l’immaginazione, a costruire tra le cose che ci capitano architetture relazionali. Mi sono successe due cose, e siccome mi sono successe in sequenza, la seconda ha […]

Due calci al balloon

Contro la municipale: Freaks out, quando Gabriele Mainetti fa i film di supereroi

Uno spettro si aggira per il cinema italiano. Lo spettro del cinema di genere, in particolar modo del fantastico. In un paese, ricordiamocelo, dove fino a ieri chi parlava di quel termine ombrello che raccoglie fantasy, fantascienza e tutti i filoni e sottogeneri immaginabili veniva guardato di traverso, come se avesse scoreggiato in ascensore. E […]

Rorschach

E la bellezza è queer: “Crescere che palle” di Sarah Andersen

Ho letto Crescere che palle di Sarah Andersen. Come spesso accade, la traduzione del titolo tradisce lo spirito originale dell’opera, Adulthood is a Mith, più o meno “Essere adulti è un mito”, un’affermazione che potrebbe traumatizzare un adolescente ma che sarebbe condivisa da qualsiasi adulto di mia conoscenza. Ci hanno insegnato che esiste una linea […]

QUASI

Fumo

Eccoci qui. Dopo la festa, ci hanno lasciati da soli a ripulire la sala. Cestini e posacenere da svuotare, piatti e bicchieri da lavare, cartacce dappertutto, bisogna spazzare e passare lo straccio, c’è ancora una coppia estemporanea chiusa in una stanza e non abbiamo il coraggio di interrompere l’idillio. Va be’… Non c’è fretta. Ci […]

Affatto

Quello che voleva dire

Il primo problema è l’uso del tempo verbale. Quello che voleva dire. Usare un tempo narrativo come l’imperfetto indicativo per sostenere di non essere stati compresi, è una facile strategia retorica per sfuggire alla responsabilità di quanto effettivamente detto. In realtà se tu dici una cosa e dopo che l’hai detta ti sembra che io […]