Le cose succedono per caso. Non c’è nessun disegno, né scemo né intelligente, a progettarne la causalità. È il braccio armato del nostro immaginario, quella bravissima ingegnera che è l’immaginazione, a costruire tra le cose che ci capitano architetture relazionali. Mi sono successe due cose, e siccome mi sono successe in sequenza, la seconda ha […]
Tag: Gipi
Vedi cara
Il World Wide Web, l’invenzione di Tim Berners-Lee, è stato un regalo inatteso per la mia generazione. Noi nati da qualche parte tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio del decennio successivo (X, non boomer: se si usano le classificazioni generazionali come insulto, lo si faccia, almeno con precisione), ci siamo infilati negli anni […]
QUASI Natale, un Post-it speciale (1 di un po’)
È QUASI Natale. Non sai mai cosa regalare. Ecco una sfilza di consigli.Orsù! Il regalo di Claudio Calia Con Lello Voce ci ho fatto fumetti, eventi dal vivo, addirittura ci ho vinto un premio con Piccola Cucina Cannibale (un premio vero di quelli che pagano una bolletta, non cose di fumetti). Lello è il poeta […]
Contro la municipale: Freaks out, quando Gabriele Mainetti fa i film di supereroi
Uno spettro si aggira per il cinema italiano. Lo spettro del cinema di genere, in particolar modo del fantastico. In un paese, ricordiamocelo, dove fino a ieri chi parlava di quel termine ombrello che raccoglie fantasy, fantascienza e tutti i filoni e sottogeneri immaginabili veniva guardato di traverso, come se avesse scoreggiato in ascensore. E […]
E la bellezza è queer: “Crescere che palle” di Sarah Andersen
Ho letto Crescere che palle di Sarah Andersen. Come spesso accade, la traduzione del titolo tradisce lo spirito originale dell’opera, Adulthood is a Mith, più o meno “Essere adulti è un mito”, un’affermazione che potrebbe traumatizzare un adolescente ma che sarebbe condivisa da qualsiasi adulto di mia conoscenza. Ci hanno insegnato che esiste una linea […]
Fumo
Eccoci qui. Dopo la festa, ci hanno lasciati da soli a ripulire la sala. Cestini e posacenere da svuotare, piatti e bicchieri da lavare, cartacce dappertutto, bisogna spazzare e passare lo straccio, c’è ancora una coppia estemporanea chiusa in una stanza e non abbiamo il coraggio di interrompere l’idillio. Va be’… Non c’è fretta. Ci […]
Quello che voleva dire
Il primo problema è l’uso del tempo verbale. Quello che voleva dire. Usare un tempo narrativo come l’imperfetto indicativo per sostenere di non essere stati compresi, è una facile strategia retorica per sfuggire alla responsabilità di quanto effettivamente detto. In realtà se tu dici una cosa e dopo che l’hai detta ti sembra che io […]
Il fumetto ai tempi dell’amore
Questo articolo è stato pubblicato nel 2009 in forma di percorso di lettura su “Portaletture”, sito dedicato alla promozione editoriale della Fondazione Mondadori. Nei dodici anni trascorsi da quando è stato scritto, alcuni dei titoli sono spariti e altri sono usciti in nuove edizioni. In quello stesso intervallo di tempo, tu sei diventato bravissimo a […]
Fumetto! Ma sei ancora popolare? (3)
di Michele Ginevra Continua da QUI (1) e da QUI (2). Zombie formato famiglia Ho citato più volte il giallo. Negli ultimi anni sono altri i generi preferiti dal pubblico. E sono naturalmente le serie televisive a segnalarceli. Tra tutti, si è messo in evidenza quello degli zombie, genere che per decenni è stato di […]
Fumetto! Ma sei ancora popolare? (2)
di Michele Ginevra Continua da QUI. Mai più Ora è tutto cambiato. Dai media unidirezionali siamo passati ai social interattivi. Poteva essere e può ancora essere un salto di qualità importante e positivo. Eppure in questo brodo trionfano populismo, fake news e analfabetismo funzionale. Conta esprimere il proprio punto di vista, possibilmente indignato. Che brutta […]