Una pietra sopra

“Il Politecnico”: Mostrami gli occhi, dammi qui le mani

Quest’afa ripugnante, questo fumo di macerie Un grido lungo e prolungato annuncia l’arrivo della guerra a Milano. È quello delle sirene dell’allarme antiaereo. Scende dal cielo durante tre calde notti dell’agosto del 1943. Un carico di distruzione che cala dal ventre capace degli Avro Lancaster, i bombardieri che la Royal Air Force impiega dall’anno precedente.Durante […]

QUASI

Futura Umanità

Benché L’Internazionale che ci commuove di più sia quella tradotta, a più riprese, da Franco Fortini e cantata, in tutte le sue versioni, da Ivan Della Mea, quel verso, «Futura umanità!», ci è rimasto appiccicato addosso.Per Fortini l’umanità è «un’altra». Il genere umano, «le genre humain», della canzone di Eugène Pottier, nella traduzione appiccicaticcia che, […]

Fuori tempo

Un miserabile amore

Non c’è dubbio, Cinquecento catenelle d’oro è la più bella canzone d’amore mai scritta. Di autore anonimo, probabilmente frutto di composizioni e ricomposizioni orali, mutate e confuse nel tempo, la conosciamo soprattutto grazie alla versione di Caterina Bueno, interprete di canzoni popolari toscane e ricercatrice sul campo (il disco è La veglia, ripubblicato nel 2001 […]

QUASI

Diventare disumani

Nella nostra lingua, l’uso comune attribuisce al prefisso DIS un significato peggiorativo, con il quale si rovescia il senso della parola cui lo si prefigge. Prendiamo, per esempio, la parola “umano”, alla quale per via di un autoinganno culturale – che trova le sue radici nella rilettura patristica del platonismo – attribuiamo solo categorie ontologiche […]