Quando muore, nel gennaio del 1980, ucciso dall’alcol e dai debiti, Jean d’Halluin ha cinquantasette anni. È stato dimenticato da tutti: gli amici con cui ha fatto l’impresa sono tutti morti prima di lui: Boris Vian nel 1959, Raymond Queneau nel 1976, Eric Losfeld nel 1979, Raymond Guérin nel 1955 e comunque non si parlavano […]
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Un eterno presente che capire non so
Ho finalmente riletto un romanzo per intero. L’ho scritto male. Sono riuscito ancora una volta, dopo molto tempo, a leggere un romanzo per intero. Ora si capisce meglio. Ah, vi comunico che non ho nessuna intenzione di preoccuparmi se sto spoilerando il romanzo in questione. Quindi, quando si arriverà a parlarne, procederete a vostra discrezione. […]
Rimpianti forse
Le canzoni di Jaques Brel sono oggetti perfetti. La scrittura dei testi si appoggia sulla struttura musicale con una precisione che trasforma ogni brano in un’architettura (complessissima) che trasmette quel senso di completezza e spontaneità proprio solo delle opere più riuscite. Eppure, nonostante questa perfezione formale, ogni volta che sentiamo qualche altro interprete eseguire un […]
è possibile oggi creare un fumetto popolare?
Agli inizi di novembre, su queste colonne, Michele Ginevra (QUI, QUI e QUI) si è chiesto se il fumetto è ancora popolare. Si è dato una risposta lunga e articolata, che ha suscitato varie reazioni, e non ha convinto tutti. I due dioscuri-direttori di QUASI si sono accorti del mio disaccordo, e mi hanno invitato […]
Ma non è una trilogia
Il primo incontro con Leçon des choses di Grégory Mardon, edito in Francia da Dupuis, avviene per caso alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna nel 2011. Sono insieme a Omar Martini fuori allo stand di Media Partecipations (MP), il gruppo editoriale a cui appartengono Dargaud, Dupuis, le Lombard e altre sigle varie, e […]